Eh, non c'è molto da vantarsi, se si guarda a quello che offre oggi il mercato.
Però, fino a poco tempo fa avevo ancora il mio vecchio rampichino anni ottanta, quindi diciamo che faccio (piccoli) passi avanti.
E poi trovo sia meglio procedere a piccoli passi, piuttosto che bruciare le tappe.
Comunque.
La mia biga è una Giant Atx 970.
Appartiene allo scorso millennio, credo sia del 1998 o roba del genere.
Si tratta comunque di una full, ammortizzata sia davanti che dietro, ma appartiene a un livello tecnologico che oggi appare a dir poco obsoleto. 80 mm, niente regolazioni, freni a pattino, roba primordiale.
Eppure, devo dirlo, non posso lamentarmi. Funziona bene. Fa il suo onesto lavoro. Pesa poco, arrampica bene, si guida discretamente nel tecnico... diciamo che è quello che mi serve per imparare. Perché ce n'è da imparare. La differenza col cancellone che conservo ancora in montagna da mia nonna è abissale. Il cancellone è molto limitato ma anche molto semplice. Ruote che girano, pedali, frenacci alla buona e tanti saluti.
Qui invece, sulla full, si muove tutto. E se non impari a usarlo, ti ritrovi a rimbalzare senza controllo a destra e a manca, una cosa delirante, esilarante ma anche pericolosa. Molto pericolosa.
La uso da un annetto, più o meno. Ma solo recentemente con una certa regolarità. E solo molto recentemente anche in salita. Prima per me biga voleva dire discesa o al massimo spinta, vale a dire scendi e spingi. Pedalare in salita non esisteva, e le poche volte che ci provavo finiva sempre che collassavo, per manifesta incapacità.
Ora sto cominciando, invece. Pian pianino...
Merito soprattutto del fatto che sono andato a vivere fuori: fuori città, fuori cittadina, fuori paese. Oggi, il bosco comincia a quattro metri dalla porta di casa. Il mio percorso abituale comincia dalla porta di casa. Non devo prendere la macchina e andare in qualche bel posto: sono già in un bel posto. Questo fa una bella differenza...
In teoria, sarebbe una bici da cross-country, o xc come si scrive. Che ho modificato un pò per renderla più versatile. Poca roba: manubrio largo (da 670 mm) con un minimo di "rise", ovvero leggermente rialzato, cerchi più robusti, e per ora tanto basta. Non vado come un pazzo. Non supero i 35/40 all'ora in discesa, ma come saprà chi pratica, 40 all'ora in discesa su una bicicletta in sterrato sono già un bell'andare.
Modificherei ancora, se potessi. Magari più per curiosità che per altro. Al posteriore ho una bella mollona rossa, dura e pura. Niente regolazioni, niente camera d'aria, ProPedal, eccetera. Mi piacerebbe sostituire. Davanti ho una forcella Rst che insomma, poveretta, fa quel che può... ma soprattutto sbatacchia, se supero i 25 all'ora, e mi fa saltellare l'avantreno un pò dove capita. Non c'è niente da bloccare. Tant'è, ho imparato a contenere la sua imprecisione e gli sbacchettamenti, a minimizzare i fondocorsa, a renderla più efficiente possibile, usando il mio corpo, la posizione in sella. Ora, dopo mesi di prove, pratica e legnate, di alcune delle quali porto i segni e ricordi piuttosto sgradevoli, posso dire di avere raggiunto un risultato di efficienza accettabile, almeno finchè dura.
Certo non faccio grandi salti. Ma nemmeno mi interessa più di tanto. Giro su sentieri a tratti anche piuttosto tecnici, ma entro limiti, diciamo, umani. Non saprei che farmente, francamente, di escursioni da 180 mm. La mia tipologia di percorso ideale è pedalabile, sia in un senso che nell'altro.
Se dovessi (leggi: potessi) comprarmi una nuova bici oggi, la mia scelta cadrebbe su una trail bike, con escursioni tra 100 e 130 mm, non di più. Con un'occhio al peso e a geometrie che consentano buona pedalabilità. La Trance, tanto per restare sulla mia marca.
Prima o poi farò il gran passaggio. Ma per ora va bene così.
E lo stesso consiglierei a chiunque volesse avvicinarsi a questa disciplina, a meno che una spesa sui 2000 euro non rappresenti un problema, come è per me.
Ho preso la mia Giant usata. L'ho comprata al mio amico Carlo. L'ho pagata 350 euro. Non 3500: trecentocinquanta.
E dirò una cosa, per chiudere: se e quando mi comprerò una super-bici, la mia Giant resterà in scuderia.
Poco ma sicuro.
Però, fino a poco tempo fa avevo ancora il mio vecchio rampichino anni ottanta, quindi diciamo che faccio (piccoli) passi avanti.
E poi trovo sia meglio procedere a piccoli passi, piuttosto che bruciare le tappe.
Comunque.
La mia biga è una Giant Atx 970.
Appartiene allo scorso millennio, credo sia del 1998 o roba del genere.
Si tratta comunque di una full, ammortizzata sia davanti che dietro, ma appartiene a un livello tecnologico che oggi appare a dir poco obsoleto. 80 mm, niente regolazioni, freni a pattino, roba primordiale.
Eppure, devo dirlo, non posso lamentarmi. Funziona bene. Fa il suo onesto lavoro. Pesa poco, arrampica bene, si guida discretamente nel tecnico... diciamo che è quello che mi serve per imparare. Perché ce n'è da imparare. La differenza col cancellone che conservo ancora in montagna da mia nonna è abissale. Il cancellone è molto limitato ma anche molto semplice. Ruote che girano, pedali, frenacci alla buona e tanti saluti.
Qui invece, sulla full, si muove tutto. E se non impari a usarlo, ti ritrovi a rimbalzare senza controllo a destra e a manca, una cosa delirante, esilarante ma anche pericolosa. Molto pericolosa.
La uso da un annetto, più o meno. Ma solo recentemente con una certa regolarità. E solo molto recentemente anche in salita. Prima per me biga voleva dire discesa o al massimo spinta, vale a dire scendi e spingi. Pedalare in salita non esisteva, e le poche volte che ci provavo finiva sempre che collassavo, per manifesta incapacità.
Ora sto cominciando, invece. Pian pianino...
Merito soprattutto del fatto che sono andato a vivere fuori: fuori città, fuori cittadina, fuori paese. Oggi, il bosco comincia a quattro metri dalla porta di casa. Il mio percorso abituale comincia dalla porta di casa. Non devo prendere la macchina e andare in qualche bel posto: sono già in un bel posto. Questo fa una bella differenza...
In teoria, sarebbe una bici da cross-country, o xc come si scrive. Che ho modificato un pò per renderla più versatile. Poca roba: manubrio largo (da 670 mm) con un minimo di "rise", ovvero leggermente rialzato, cerchi più robusti, e per ora tanto basta. Non vado come un pazzo. Non supero i 35/40 all'ora in discesa, ma come saprà chi pratica, 40 all'ora in discesa su una bicicletta in sterrato sono già un bell'andare.
Modificherei ancora, se potessi. Magari più per curiosità che per altro. Al posteriore ho una bella mollona rossa, dura e pura. Niente regolazioni, niente camera d'aria, ProPedal, eccetera. Mi piacerebbe sostituire. Davanti ho una forcella Rst che insomma, poveretta, fa quel che può... ma soprattutto sbatacchia, se supero i 25 all'ora, e mi fa saltellare l'avantreno un pò dove capita. Non c'è niente da bloccare. Tant'è, ho imparato a contenere la sua imprecisione e gli sbacchettamenti, a minimizzare i fondocorsa, a renderla più efficiente possibile, usando il mio corpo, la posizione in sella. Ora, dopo mesi di prove, pratica e legnate, di alcune delle quali porto i segni e ricordi piuttosto sgradevoli, posso dire di avere raggiunto un risultato di efficienza accettabile, almeno finchè dura.
Certo non faccio grandi salti. Ma nemmeno mi interessa più di tanto. Giro su sentieri a tratti anche piuttosto tecnici, ma entro limiti, diciamo, umani. Non saprei che farmente, francamente, di escursioni da 180 mm. La mia tipologia di percorso ideale è pedalabile, sia in un senso che nell'altro.
Se dovessi (leggi: potessi) comprarmi una nuova bici oggi, la mia scelta cadrebbe su una trail bike, con escursioni tra 100 e 130 mm, non di più. Con un'occhio al peso e a geometrie che consentano buona pedalabilità. La Trance, tanto per restare sulla mia marca.
Prima o poi farò il gran passaggio. Ma per ora va bene così.
E lo stesso consiglierei a chiunque volesse avvicinarsi a questa disciplina, a meno che una spesa sui 2000 euro non rappresenti un problema, come è per me.
Ho preso la mia Giant usata. L'ho comprata al mio amico Carlo. L'ho pagata 350 euro. Non 3500: trecentocinquanta.
E dirò una cosa, per chiudere: se e quando mi comprerò una super-bici, la mia Giant resterà in scuderia.
Poco ma sicuro.
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